Sovrappeso e obesità
Il sovrappeso e l’obesità (ma anche il diabete non insulino dipendente) hanno trovato il loro humus nel progresso sociale, dopo che la rivoluzione agricola ha modificato l’alimentazione e il dispendio energetico dell’uomo raccoglitore e cacciatore, trovatosi a disporre di una grande quantità di carboidrati e ancor più di grassi, con un’abbondanza di alimenti a cui i suoi meccanismi metabolici erano ancora impreparati.
Il controllo dell’obesità, o per lo meno il freno di quel trend in aumento, è difficile da conseguire, soprattutto perché la sua soluzione richiede la modifica dello stile di vita (il solo ritocco dietetico è quasi sempre insufficiente).
Rimuovere abitudini ormai cristallizzate è difficile se non impossibile per un adulto, imbrigliato fra impegni di lavoro e familiari, mentre è relativamente facile nei più giovani.
Squilibri Alimentari prevalenti nell’infanzia
Le molte osservazioni statistiche raccolte in ambiente scolastico documentano la diffusione dei seguenti errori:
- eccesso del consumo energetico totale
- eccesso del consumo totale di proteine, in particolare di quelle animali
- poco consumo di carboidrati complessi (pane, pasta) e troppi carboidrati semplici (zuccheri, merendine, biscotti)
- eccesso del consumo di grassi, in particolare di grassi saturi e colesterolo (carne, affettati e insaccati)
- riduzione del consumo di fibra (frutta, verdura e prodotti integrali)
Suggeriamo:
L’assunzione giornaliera di alimenti in 4-5 pasti, secondo una ripartizione calorica che prevede:
-
- il 20% delle calorie suddiviso fra colazione e spuntino di metà mattina;
-
- il 40% a pranzo;
-
- il 10% per la merenda pomeridiana;
-
- il 30% a cena.
Il pranzo e la cena dovrebbero prevedere un primo e secondo piatto, accompagnati da verdure e frutta. Importante mangiare due volte al giorno sia la frutta che la verdure e 4 volte alla settimana del pesce e dei legumi.
L’obesità infantile precede spesso l’obesità dell’adolescenza e quindi dell’età adulta. Tra i fattori ambientali potenzialmente modificabili il più importante è la sedentarietà. La TV non solo è di per sé causa di sedentarietà ma agisce negativamente come promotore di consumi voluttuari, al punto che sono state individuate correlazioni fra le ore dedicate alla TV e il grado di sovrappeso.
L’obesità dell’infanzia e dell’adolescenza si differenzia da quella dell’adulto per tre aspetti:
-
- la responsabilità del successo è legata all’impegno della famiglia;
-
- l’efficacia della terapia “comportamentale” è più legata all’esercizio fisico che non alla restrizione calorica;
-
- i risultati a lungo termine sono migliori
Mentre nell’adulto obeso il “fai da te” è generalmente insufficiente (talora anche pericoloso) nel bambino è impensabile immaginarlo senza la supervisione del pediatra.
Invitiamo pertanto che per bambini la prescrizione medica sia fatta dal pediatra e per gli adulti dal medico di famiglia o dallo specialista.